NATALE: STESSO NOME - CON SIGNIFICATI E COINVOLGIMENTI DIVERSI
IL NATALE SPENSIERATO...
IL NATALE RELIGIOSO SENTIMENTALE...
IL NATALE VERO !
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi...
Gv. 1,14
A quanti però l'hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio!
Gv. 1,12
il Natale che non si depone con i presepi, i festoni, le nenie, ma dura oltre l'Epifania
è l'augurio per tutti gli uomini amati dal Signore!
Tema della 48° giornata mondiale della pace – 1 gennaio
“NON PIU’ SCHIAVI, MA FRATELLI !”
APPARVE UNA GRANDE LUCE !
Dicembre 2014
Il Natale richiama subito alla mente la nascita di un bambinello, in una grotta, avvolto in miseri panni, davanti a Maria, Giuseppe e pochi pastori, accorsi per vedere il prodigio. Attorno a questo quadro sono nate migliaia di storielle, nenie, leggende, immaginazioni che hanno colpito la sensibilità di tanta gente di buona volontà, sia allora che nel corso dei secoli. Questo clima di bontà, quasi naturale, ha fuorviato la portata di questo avvenimento, riducendolo ad emozioni del momento fugaci e passeggere che, con la stessa rapidità con cui si depongono gli addobbi, così sfumano e passano nell’oblio.
Buon Natale, allora, significherà che questo non avvenga, che tu, al contrario, trovi un momento per “sostare” e, come i magi, vedrai apparire nel cielo una stella che ti indicherà la “tua” strada verso una pace interiore, una gioia di vivere che, solo chi la sperimenta, la può raccontare.
Dal vangelo di Giovanni
1 In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
2Egli era, in principio, presso Dio:
3tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
4In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
5la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l'hanno vinta.
6Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
7Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
8Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
9Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
10Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
11Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
12A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
13i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
14E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
In Lui era la vita, in Lui era la luce
Due aspetti fondamentali che ci interessano profondamente.
Sentiamo il bisogno di vivere, ma non solo fisicamente bensì in pienezza. Vivere significa agire, progettare, realizzare, godere del lavoro svolto, compiacersi delle proprie scelte, sognare un avvenire ricco di sorprese. Vivere intensamente le relazioni, gli affetti, la solidarietà, il perdono, l’accoglienza, la gratitudine di tutto ciò che ci circonda.
La vita che ci propone la società è stressante, spesso deludente, vuota, imbevuta d’amarezze. Rincorriamo la felicità, alle volte anche a scapito degli altri, senza raggiungerla, come il cane che nelle competizioni insegue l’esca sempre un palmo più avanti.
I genitori generano la vita fisica, ma Cristo ci dona e ci indica la vita in pienezza. La vita che, comunque, vale la pena di essere vissuta. Una vita che parte da lontano e che, ad un certo punto, assume la concretezza di un corpo che poi nuovamente si dissolve mentre la vita prosegue e si perde in Dio.
Ma chi ci avverte di queste cose sublimi, affascinanti? Solo la Luce vera che non è né naturale né artificiale è la luce che splende nella notte: è Gesù. Grazie, Signore, che illuminandoci la strada, ci fai individuare e percorrere sicuri la via che conduce alla vita.
Tre aspetti del Natale: quello delle luci, suoni, neve, nenie, regali, cene, vacanze; quello dei canti, presepi, rappresentazioni religiose, che pure fanno leva sul sentimento; quello di Dio che si fa uomo per essere modello e leader per tutti quelli che liberamente si associano per rifondare un mondo migliore! I primi due si dissolvono con la festa dell’Epifania – che tutte le feste porta via – il terzo, meno poetico, ma più impegnativo, non teme l’usura del tempo e attende la mia, la tua, la nostra risposta e collaborazione. Io ci sarò e tu?
“buon natale”
a tutti, modo speciale agli anziani, agli ammalati, e a coloro che vivono situazioni di disagio: tutto può venir meno nella vita, ma non la vicinanza e l’aiuto del Signore!
“anch’io contribuisco”
Raccolta annuale del libero contributo economico per sostenere le attività della parrocchia. Nonostante tutte le difficoltà, siate generosi. E’ un modo concreto di dimostrare la vostra sensibilità e l’apprezzamento per quello che la comunità, con tutti i difetti e le incongruenze, riesce a fare ed a mettersi al servizio di tutti.
La busta anonima, distribuita con il presente foglietto, và recapitata personalmente o in chiesa o nella cassetta delle lettere della casa canonica. (Non tutte le vie sono coperte da persone disponibili al ritiro della busta: Aiutateci. Grazie)
Visitate il sito parrocchiale: www.parrocchiapassons.it vi troverete orari, riflessioni, iniziative, proposte…
Mettiamoci in dialogo - non è il massimo - almeno tramite l’e mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ci comprenderemo di più e forse, diventeremo amici!
Programma
- mercoledì 24, ore 16.00 – 18.30, confessione individuale
- giovedì 25, ore 00.00, celebrazione eucaristica
ore 9.00, celebrazione eucaristica
ore 11.00, celebrazione eucaristica
- Venerdì 26, ore 10.30, eucarestia e battesimo
- Mercoledì 31, ore 18.00, Te Deum
- Giovedì 1, ore 9.00 e 11.00, celebrazione dell’eucarestia
- Martedì 6, ore 9.00, eucarestia
ore 11.00, eucarestia e benedizione dei bambini
Tema della 48° giornata mondiale della pace – 1 gennaio
“NON PIU’ SCHIAVI, MA FRATELLI !”
INVITO ALLA RIFLESSIONE
Fermarsi un po’, appartarsi, immergersi nel silenzio, riflettere sul senso delle cose, interrogarsi su che orientamento ha la nostra vita è, oggi più che mai, impresa quasi impossibile, fortuna di pochi, grazia per eletti.
Non abbiamo tempo! Abbiamo tante cose da fare! Facile per lei che non ha famiglia! Non ha impegni! Farò quando finalmente sarò in pensione!
Queste affermazioni, che sembrano legittimare i nostri comportamenti, rivelano invece la scarsa considerazione, il livello scadente del valore che noi attribuiamo allo spirito, a Dio, alle cose trascendenti, al fine ultimo della nostra vita.
“Avevo un altro impegno”. Quante volte ho sentito questa frase a giustificazione di un mancato appuntamento, di una presenza sfumata.
Lo so che avevi un altro impegno, ti credo, sono convinto che dici il vero, ma questo appesantisce ancora di più il dispiacere, la delusione, la tristezza al pensiero che per te, come del resto per tanti,
Dio è veramente all’ultimo posto, se poi c’è ancora posto per Lui !
Il diavolo ci “frega” e con il vangelo alla mano…
«Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, 36nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi» Mt. 25.
Con queste e simili argomentazionici tuffa a capofitto nelle attività sociali, caritative, altruiste, ma si guarda bene dal ricordarci che nel vangelo c’è anche
15… e folle numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire dalle loro malattie. 16Ma egli si ritirava in luoghi deserti a pregare. Lc. 5,16
12In quei giorni egli se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Lc 6,12
35Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Mc1,35
23Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo. Mt 14.23
o altri passi
«non cessate mai di pregare»1 Tess. 5,17
«siate dunque moderati e sobri per dedicarvi alle preghiere»1 Pt. 4,7
«perseveranti nella preghiera»Rom. 12,12
«perseverate nella preghiera, vegliando in essa con ringraziamento»Col. 4,2.
né il brano evangelico
25Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: «Signore, aprici!». Ma egli vi risponderà: «Non so di dove siete». 26Allora comincerete a dire: «Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze». 27Ma egli vi dichiarerà: «Voi, non so di dove siete».
Lc. 25
L’INTIMITA’ CON LUI
Questa caratteristica, del resto fondamentale, non si conquista né col correre, affannarsi, produrre né con il credere di essere indispensabili, insostituibili, ma col “sostare”, “contemplare”.
Non riconoscere la signoria di Dio che ci suggerisce di coltivare quello che di più bello c’è in noi: i sentimenti, i rapporti familiari, gli amici, la comunità, come pure l’accorgerci e godere delle cose che ci circondano dalla natura, alla musica, ai paesaggi, alle cose che l’uomo stesso, nel tempo, ha saputo inventare, perfezionare ci porterà, alla fine - e Dio non voglia! - a sentirci dire:
“Chi sei? Non ti conosco. Forse hai sbagliato casa”. “Non è possibile - risponderai - perché io ti ho frequentato tutte le volte che potevo…” e Lui ci ricorderà la favola di Pippo:
“Vuoi che ti sveli un segreto? Quando non trovavi il tempo per partecipare agli incontri formativi, alle liturgie, ai ritiri o le celebrazioni ti sembravano lunghe, le prediche noiose, le preghiere ripetitive sai perché accadeva tutto questo? Perché non mi sentivi vicino, non avvertivi la mia presenza. Non avevi niente da raccontarmi né ti interessava ascoltarmi, mentre io avrei avuto tante emozioni e cose da comunicarti, favori da chiederti!
Questo è il vero motivo della tua insofferenza e di conseguenza, tutto ciò che ti circondava ti sembrava pesante, insopportabile, alieno!”
Dalla favola di Pippo.
Che astuto il Tentatore! Altro che non esiste!
In questo tempo d’avvento ci fa fare di tutto e di più. Presepi, alberi di natale, addobbi, mercatini solidali, raccolte umanitarie, incontri con anziani, cori religiosi e profani, pranzi in famiglia, ritrovi in amicizia, svaghi e meritato riposo, tutte cose belle, umanamente gratificanti, ma la finalità è
CHE NON AVANZI TEMPO DI STARE CON LUI !
Ecco la “fregatura” tanto più perniciosa perché ignari di esserci incappati.
L’Emmanuele chi troverà ad aspettarlo? La notte di Natale, come da tradizione, - magari un po’ alticci o appesantiti dal cenone – vedrà una chiesa piena! ma già al mattino la presenza sarà rarefatta. E poi?
Ci sarà un gruppetto che l’accoglie, dopo averlo atteso con trepidazione per tutto l’avvento e che si metterà a sua disposizione per nella missione che viene a proporci?
Certamente sì, il gruppetto ci sarà, ma a sua volta, insidiato da un grande pericolo quello dell’individualismo, dell’intimismo.
Gesù verrà a trovarsi come quei bambini che vivono situazioni familiari difficili: palleggiati nei week end o in altre circostanze, da un affetto all’altro senza stabilità, consistenza, solidità privi di un nucleo da cui l’amore, a raggiera, possa crescere ed espandersi, abbracciando sempre più persone, idealmente, l’umanità intera.
Cristo ha bisogno di discepoli che sposino seriamente la sua missione, che facciano squadra, che si mettano in gioco anche sacrificando un po’ affetti, premure, urgenze personali a favore degli altri.
Diversamente, il natale sarà soltanto un’emozione, una pausa, un attimo che si dissolverà con la stessa velocità con cui si ripongono gli addobbi, si consumano i regali, si esauriscono gli auguri.
Stimatissimi, non perdiamo quest’occasione, cogliamo l’appello, mettiamo a disposizione le nostre energie e, con l’aiuto di Lui e di tutti gli uomini di buona volontà, vedremo sorgere un’alba nuova, luminosa che metterà al bando tristezze, delusioni, rassegnazioni, sconforti.
Buon Natale
Con simpatia, don renato.
CRESIMA - CONFERMAZIONE
Stimatissimi giovani, un augurio di trovarvi tutti in un momento sereno e felice della vostra vita alle prese con i libri, con il lavoro, con il cuore in subbuglio, libero o impegnato, ancora in zona o già per le vie del mondo.
Perché questa premessa? Perché non conoscendo bene la vostra situazione, il vostro percorso spirituale, le vostre scelte ed inviandovi ad un incontro per stabilire insieme, data, giorno ed ora degli incontri, che inizieremo quanto prima, in preparazione al sacramento della Confermazione-Cresima, probabilmente alcuni di voi avranno già ricevuto il sacramento, altri non saranno interessati, altri si troveranno già fuori sede.
Perciò l’augurio resta sincero e benaugurante per tutti.
Coloro che sono intenzionati a partecipare facciano un cenno di adesione, coloro che l’hanno già ricevuta siano così gentili di comunicarlo, come coloro che non sono interessati, tutti comunque o attraverso un messaggino – cel. 347 2980847 oppure tramite e mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Gli elenchi parrocchiali sono datati, quindi imprecisi, con persone che forse non risiedono più mentre altre non sono ancora in elenco: fate un passa parola (Classe 1996 – 1997)
Grazie per la collaborazione. Saluti a voi ed ai vostri genitori.
don Renato - parroco
AVVENTO
IN ATTESA DELLA VENUTA DEL SIGNORE !
Tre le piste del nostro cammino:
IMPEGNO PERSONALE
IMPEGNO FAMILIARE
IMPEGNO COMUNITARIO
Partecipare alla riflessione-ritiro domenica 7 – ore 15.00 – 18.00
partecipare all’eucarestia feriale con maggiore frequenza
partecipare al commento al Vangelo del mercoledì, ore 20.30
partecipare all’eucarestia del giovedì – ore 20.30
partecipare alla riconciliazione comunitaria – giovedì 18, alle ore 20.30
VIENI, SIGNORE GESU’ – MARANATHA !